Durante il trattamento osteopatico l'operatore si basa sui sintomi e sulle necessità del paziente, implementando diverse tecniche:
Approccio strutturale
Tecniche indirizzate su muscoli e articolazioni al fine di migliorarne il movimento. Si ottiene un effetto meccanico, neurologico e biochimico, in quanto viene stimolato il corretto scambio di fluidi all’interno delle strutture trattate.
Approccio fasciale
Tecniche indirizzate al muscolo o alla fascia, che impiegano un continuo feedback palpatorio per ottenere un rilasciamento dei tessuti miofasciali. Queste tecniche agiscono sulla fascia e la sua relazione fra disturbi muscolo-scheletrici, dolori e tensioni e stato globale della fascia.
Approccio viscerale
Tecniche che ristabiliscono la mobilità e la motilità (espressione della vitalità cellulare) di un organo. Queste tecniche consentono di stimolare l’organo verso una corretta funzione digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito più meccanico sia in ambito biochimico.
Approccio cranio-sacrale
Agisce sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, andando ad agire a livello osseo, meningeo e del liquor cefalorachidiano. Con queste tecniche si agisce, in particolare, sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.